Giovedì sera, nella splendida cornice del Monaco Gran Canal a Venezia si è svolta la quinta edizione dei DIAMAN Awards.
I premi per i migliori gestori patrimoniali in Italia ed Europa ormai sono diventati un punto di riferimento per i gestori stessi per confrontarsi sul proprio lavoro e comprendere se i risultati portati ai clienti sono adeguati e allineati ai risultati di altri gestori patrimoniali.
I cosiddetti gestori di secondo livello, ovvero coloro che selezionano i fondi e creano l'asset allocation di portafoglio sono in gran parte responsabili dei risultati che ottengono i clienti finali delle banche e delle società di gestione.
Una buona asset allocation, una buona tattica di entrata ed uscita o di cosidetto "money management" può dare risultati eccellenti anche in anni difficili come il 2016, dove le rotazioni settoriali, la peggior partenza di inizio anno di sempre dei mercati azionari, la flessione degli obbligazionari di fine anno hanno sicuramente scombinato i piani di molti investitori.
Ebbene posso dire, avendo analizzato i risultati di oltre 50 tra banche e società di gestione in Italia, Svizzera e Lussemburgo, che i gestori patrimoniali sanno fare il proprio lavoro, sanno selezionare buoni fondi, buone soluzioni di investimento e i risultati si sono visti.
Per regolamento non possiamo pubblicare i risultati delle linee di gestione, ma possiamo sicuramente pubblicare i nomi dei vincitori.
Un ringraziamento particolare spetta a Michael Zanon, l'amministratore delegato di DIAMAN Tech che ha condotto per la prima volta i DIAMAN Awards in maniera egregia, persino in Inglese per la premiazione dei Gestori di Fondi di Fondi, in quanto il 60% dei premiati veniva da tutta Europa e quindi era corretto darne il giusto risalto.
Ma veniamo ai risultati che per comodità metterò in forma tabellare:
Le gestioni Fixed Income sono gestioni obbligazionarie dove la massima esposizione consentita in fondi o titoli azionari non deve aver mai superato il 20% nell'arco dell'anno.
Le gestioni bilanciate devono essere tendenzialmente con la componente azionaria fissa compresa tra 25% e 75%
Le gestioni patrimoniali flessibili possono avere componenti diverse e variabili nel tempo, in questa categoria, la più numerosa in termini di linee di gestione attive, vengono ricomprese tutte le linee che non aderiscono alle regole delle altre tre categorie.
Le gestioni patrimoniali Equity devono avere un'esposizione media ai mercati azionari maggiore del 75%
La cosa interessante venuta fuori non solo da questa edizione ma anche da tutte le altre quattro è che mentre per i fondi la dimensione della boutique sembra contare, e conta purtroppo per i costi elevati dei fondi comuni che obbligano ad avere masse elevate per poter operare in efficienza, nelle gestioni patrimoniali piccolo è meglio, perché evidentemente si lascia più libertà di espressione al gestore di scostarsi dai benchmark e quindi restituire un valore aggiunto alle sue scelte di asset allocation.
Complimenti quindi a tutti i gestori patrimoniali premiati e buon 2017, vi aspetteremo il 1 marzo 2018 a Venezia per la sesta edizione dei DIAMAN Awards.
DB