Visto l'attuale contesto dei mercato delle obbligazioni corporate, dove gli spread sono minimi e dove oltre l'ottanta per cento dei bond societari ha un rendimento inferiore al 4%, il tema del rischio credito diventerà a breve di forte attualità.

Tutti conosciamo cosa sono i Rating e quali società monopolizzano al mondo il sistema di valutazione delle aziende dal punto di vista di rischio credito.

Molti concordano con la necessità di avere una valutazione quanto più indipendente possibile per comprendere se un'azienda ha un elevato rischio di default, e quindi di non restituzione del capitale, ovvero è solida e rappresenta una certezza.

 

Le tre sorelle sono nate oltre 100 anni fa, hanno avuto alti e bassi reputazionali e qualche fallimento alle spalle, ma ciò che è evidente al giorno d'oggi è il loro strapotere nel business della valutazione delle aziende.

Pochi però sanno che fino agli anni settanta il rating veniva commissionato dagli investitori che dovevano valutare le aziende su cui investire; poi con un colpo di genio le società di rating hanno compreso che potevano guadagnare molto di più facendosi pagare direttamente dalle aziende emittenti delle obbligazioni.

Ed è allora che è nato il business miliardario dei rating, poiché un'azienda è disposta a pagare nella speranza di avere un buon rating e pagare meno interessi ai suoi creditori, e la dimensione delle obbligazioni emesse giustifica parcelle altrimenti insostenibili per un investitore singolo.

Il problema di tale modello di business è che il conflitto di interessi di essere pagati da chi viene valutato è sempre presente ed in agguato e seppure credo che le società di Rating non abbiano alcun interesse a valutare meglio della realtà una società per prendere qualche centinaia di migliaia di euro in più, visto che fatturano qualche miliardo l'anno, sono continuamente esposte a critiche e dubbi da parte della stampa, soprattutto ogni volta che sbagliano un rating.

Potremmo scrivere un libro su tali argomenti, ma credo che sia più interessante analizzare e capire dove un Rating ufficiale di una agenzia sia interessante per l'investitore e dove invece sia meglio ricorrere ad altri strumenti.

Dal mio punto d vista il Rating così come lo conosciamo ha senso in fase di emissione di una obbligazione nel mercato primario di collocamento, in quanto può indicare all'emittente il tasso di interesse che deve pagare al mercato affinché l'emissione venga acquistata dagli investitori.

Non è altrettanto valido invece per stimare i rischi nel continuo, in quanto le condizioni del mercato e delle società cambiano nel tempo e il Rating viene aggiornato di norma una volta all'anno e quindi con una frequenza non ottimale per i mercati finanziari di oggi, ma di questo ne parliamo la prossima volta.

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Oggi vorrei parlarvi di iScoring, il nostro innovativo sistema di classificazione per semplificare la comprensione dei rating; come ben sapete ogni agenzia ha un rating in lettere con diversità rispetto alle altre e quindi per un investitore non professionale navigare nelle lettere BA- e Bbb+ non è semplice e spesso è talmente sconfortante che le persone preferiscono evitare di comprendere il loro significato.

DIAMAN ha sviluppato un sistema di conversione delle lettere in numeri, in modo da creare una classifica dei rating simile ad una pagella scolastica, semplificando di fatto la comprensione di tali valori di rischio.

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I più esperti noteranno che la parte cosiddetta investment grade, ovvero di società ritenute solide, arriva al 6-, sotto tale valore le società sono considerate High-Yield o non-investment grade, ovvero Junk Bond.

Per chi volesse approfondire questi concetti abbiamo scritto un ebook gratuito scaricabile nel ebookstore oppure nel sito www.iscoring.it 

Per chi invece volesse utilizzare il nostro iScoring in forma gratuita, può scaricare l'app Bond Selector scaricabile dall'appstore o sempre dal sito www.iscoring.it.

Per chi non dispone di un iPad, può utilizzare comunque il nostro software in forma gratuita al seguente link: login.iscoring.it

Buon lavoro a tutti, e questa volta, visto i contenuti del post e gli strumenti che mettiamo a disposizione, contiamo su di voi per diffondere più possibile il nostro messaggio.

Buon Week end

DB