La scorsa settimana sono stato all'Assiom Forex a Modena, manifestazione molto interessante di forse la più grande associazione di categoria in Italia, dove annualmente il governatore della Banca d'italia tiene un discorso istituzionale.
BPER, banca ospitante ha allestito un bellissimo simulatore di formula 1 con abitacolo realistico, volante vero e tre mega schermi che potete vedere nella foto che facevano sembrare il pilota realmente seduto in un abitacolo di formula 1. Il tutto era poi condito da vibrazioni dell'abitacolo che rendevano ancora più realistica la simulazione.
Quando al momento della pausa pranzo erano scemate le persone in attesa di provare sono andato a mettermi in fila per provarlo; prima di me un espositore inglese mi ha gentilmente ceduto il posto.
Ho visto quelli prima di me schiantarsi alla prima e alla seconda variante di Monza, pista scelta al simulatore forse perché tutto sommato pista facile con poche curve, anche se le staccate erano insidiose. In me è allora montata la presunzione tipica di chi ha fatto anni di Kart a livello professionistico e sostiene di saper guidare meglio degli altri, ho pensato che quando toccava il mio turno quelli errori banali non gli avrei fatti, dopotutto guidi una macchina tutti i giorni, che sarà mai guidare un simulatore.
Bene, tocca a me, entro nell'abitacolo e già mi sentivo un pilota professionista, che si infila dentro a piedi pari e si allaccia le cinture di sicurezza con presunta calma, il ragazzo che seguiva il simulatore mi spiega che tutti i controlli sono inseriti, le marce cambiavano da sole, i segni sulla pista indicano quando frenare e quando accelerare, facie insomma, si parte.
Arrivo alla prima chicanes, freno e la macchina incomincia a scomporsi, non frena abbastanza, caspita, perché non stai in strada, boom! E la prima botta è presa, riparto, faccio il curvone in appoggio che porta alla seconda variante e di nuovo in staccata la macchina si scompone e finisco in testa coda; insomma una tragedia.
Il simulatore dura solo cinque minuti e quindi dopo nemmeno tre giri me ne torno sconsolato e tutto acciaccato nel morale al mio stand. Dopo dieci minuti incontro l'inglese che aveva lo stand a fianco del mio e mi dice: "Daniele, dopo aver visto diverse persone guidare il simulatore mi ero convinto che il segreto fosse andare piano, frenare prima e non dare troppo gas, e quindi sono salito nell'abitacolo con questa convinzione, poi una volta partiti ho dato gas come un pazzo e mi sono schiantato anch'io". Abbiamo riso insieme e li è finita.
Tornando a casa la sera ho pensato che i mercati finanziari funzionano proprio così. Da fuori sembrano facili e domabili e se vedi gli altri che perdono soldi pensi semplicemente che a te non accadrebbe perché sai staccare meglio di loro e condurre le curve senza difficoltà. Da fuori appunto.
Ma quando entri la musica cambia, l'emotività prende il sopravvento e gli errori fioccano uno dopo l'altro, e se non sei allenato con ore e ore al simulatore rischi di schiantarti.
Per completare la metafora il simulatore sono i backtest, sono la prova di verifica che una determinata strategia funzioni o meno, perché il belo dei backtest è proprio quello di provare e riprovare per verificare se una strategia funziona o fa perdere soldi, se una logica può reggere le varie fasi del mercato (le curve insidiose del circuito) e se poi tale strategia si può applicare a titoli o mercati diversi (i vari circuiti del mondiale).
D'altronde i piloti di formula 1, che senza ombra di dubbio sanno andare in macchina si allenano diverse ore alla settimana sui simulatori, perché per vincere bisogna essere perfetti e saper affrontare sempre le curve al meglio, quindi anche chi realizza dei backtest per simulare le strategie prima di utilizzarle, poi deve continuamente affinare i modelli, per rimanere sempre adeguati ai mutamenti di mercato.
L'alternativa ai backtest è presumere, come ho fatto io prima di salire in macchina, di essere migliori degli altri e di poter guadagnare facilmente o seguendo l'intuito; è una scelta che può costare molto cara nei mercati finanziari.
Chiaramente saper fare i backtest non è facile, e di come farli e di quali errori evitare possiamo magari parlarne in un altro post se l'argomento è di interesse, perché anche qui è facile presumere di saperli fare, trascurando molti aspetti che possono invece inficiarne i risultati.
Per la cronaca il simulatore costa circa 70.000 euro... mi sa che cambierò macchina ma il simulatore lo comprerà qualcun altro.
Come sempre condividete se il post vi piace.
DB