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Come stimare l'Alpha e il Beta di un fondo
Due indicatori quantitativi molto utilizzati in finanza sono l'Alpha e il Beta.
Prima di evidenziare i lati positivi e le possibili trappole di questi indicatori che se non usati correttamente possono diventare controproducenti e fare dei danni, ritengo importante, sopratutto per chi non mastica finanza tutti i giorni spiegare più semplicemente possibile come funzionano queste due lettere greche.
Molti conosceranno bene come si calcola L'Alpha e il Beta di portafoglio, se vogliono possono anche saltare questa parte, anche se ritengo che rinfrescare la memoria non faccia mai male.
Supponiamo di avere un fondo Y che viene comparato con un indice X (potrebbe essere un altro fondo ma normalmente viene comparato ad un indice pre-definito dal gestore del fondo).
Tralasciando la mia opinione sui benchmark (indici in inglese) di cui parlerò magari in un post futuro, la relazione che lega l'andamento del fondo Y con il Benchmark X si può scrivere (è più facile di quello che sembra, e lo dimostrerò se leggete tutto il post) Y=BX+A, dove B sta per Beta e A sta appunto per Alpha.
Supponiamo che l'indice salga del 1% in un determinato periodo (in questo momento non è importante la lunghezza); se il fondo sale del 1% la formula scritta prima sarà Y=X+0, ovvero il Beta sarà uguale ad 1 e Alpha sarà uguale a 0
Se la funzione iniziale è quindi Y=X sempre, avremo un fondo che replica fedelmente un indice (come un ETF se fosse perfetto); in tal caso qualsiasi valore di X:
Se un fondo invece cresce di più del suo indice, supponiamo che se l'indice sale del 1% il fondo salga del 1,2% con costanza, significa che il Beta del fondo è uguale a 1,2 e la formula quindi è uguale a Y=1,2X+0
Questo significherà che il fondo paga un premio al rischio superiore all'indice, ma significa anche nel caso in cui Alpha sia uguale a zero che incorpora un rischio maggiore, come si vede dal grafico, perché se l'indice perde il 2% il fondo perde il 2,4% e quindi va peggio in caso di rendimenti negativi, mentre ovviamente se i rendimenti sono positivi il fondo rende di più dell'indice.
Bene, abbiamo capito cosa significa Beta di portafoglio, ma questo benedetto Alpha che tutti i gestori cercano cos'è?
Supponiamo che qualsiasi cosa faccia l'Indice, il fondo ha un Beta del 1,2 e un Alpha del 1%, significa che per ogni periodo osservato (sempre indifferente in questo momento) il fondo è in grado di restituire il risultato dell'indice maggiorato del 1,2 e traslato positivamente verso l'alto del 1%.
Il risultato è il seguente:
Ovviamente, ma anche teoricamente i risultati di un fondo del genere sarebbero eccezionali, tutti i risultati superiori al -5% dell'indice permettono al fondo di ottenere un rendimento maggiore dell'indice, quindi nel lungo termine sarà sicuramente un super fondo.
Questa la teoria, nella pratica ovviamente i rendimenti non sono mai così lineari e perfettamente allineati, a volte il fondo guadagna lo 0,8%, a volte il 1,1%, altre volte ancora 1,3% (contro l'indice che rende sempre il 1%), di conseguenza il risultato potrebbe essere una cosa del genere:
In questo caso bisogna fare una cosiddetta regressione lineare che interpola al meglio i punti e tale regressione ha delle caratteristiche che inevitabilmente hanno pregi e difetti che analizzeremo nel dettaglio nel prossimo post la prossima settimana.
Come sempre, per chi vuole il file excel degli esempi riportati non deve far altro che chiedere sui commenti mettendo la propria mail, oppure registrandosi alla newsletter e scrivendo solo il nome sul commento.
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DB
Grande Bernardi, sempre chiaro e preciso