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Nel blog di Diaman opinioni a confronto sui temi della finanza nazionale ed internazionale.

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Inviato da il in Miglioriamo insieme il mondo del risparmio gestito

Tutto inizio nel 1964 quando William Sharpe elaborò l'idea del CAPM (Capital Asset Pricing Model) creando sostanzialmente il primo modello "one factor model" che consiste sostanzialmente in una regressione di una retta rispetto ai rendimenti del titolo rispetto all'indice, per cui il rendimento di un titolo sostanzialmente era uguale a: r=α+βf+ϵ; Sharpe sosteneva che il mercato fosse in equilibrio  secondo questo unico fattore BETA che indicava se un titolo era più rischioso o meno (per chi vuole approfondire invito a leggere Come stimare l'Alpha e il Beta di un fondo).

BETA COME FATTORE DI RISCHIO

Un titolo azionario con un BETA di 1,2 significa che mediamente crescerà di più del mercato in caso di rialzo, mentre tenderà a perdere mediamente un 20% in più in caso di ribasso del mercato.

I PIONIERI DEL FACTOR INVESTING

Nel 1996 Fama e French scrissero un paper molto interessante "Common Risk factors in the returns on stocks and bonds" (Fattori di rischio comuni nella valutazione dei rendimenti di azioni e obbilgazioni).

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La stima dei rendimenti futuri di un investimento finanziario è sicuramente difficile, sopratutto se si usa la statistica tradizionale basata sulla media e sulla varianza.

Se si analizzano in un solo passaggio 40 anni di storia e si prende come dato di rendimento atteso la media dei rendimenti di tutti e 40 gli anni si ottiene un dato poco significativo e poco utile per capire cosa succederà in un periodo più breve come per esempio 3 anni.

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Commenti recenti - Mostra tutti i commenti
  • Francesco
    Francesco dice #
    Il grafico proposto è senza dubbio interessante anche se non è del tutto esaustivo. Utilizzando il software Ex Ante, ad ogni prodo
  • Giampietro
    Giampietro dice #
    Grazie Daniele, molto esauriente. Buona giornata Giampietro
  • Giampietro
    Giampietro dice #
    Buongiorno ing. Bernardi, può spendere due parole per il "Rendimento medio condizionato"? Nell'esempio grafico sopra esposto tale
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Nel post della scorsa settimana Le Finestre Temporali di Investimento (parte 2) abbiamo visto insieme cosa sono le FTI,  Finestre Temporali di Investimento, ovvero uno strumento per analizzare il comportamento dei mercati finanziari ad orizzonti temporali prefissati, come nello studio effettuato tre anni.

Lo studio empirico evidenzia senza alcun dubbio che esiste una forte correlazione inversa tra rendimenti passati e futuri, che aumenta quando nel recente passato si abbia osservato un drawdown, ovvero una perdita dai massimi, di un certo rilievo, quindi abbiamo osservato che maggiore è stata la perdita, maggiori sono le probabilità di ottenere rendimenti positivi in futuro.

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  • Daniele Bernardi
    Daniele Bernardi dice #
    Gentile Ernesto, infatti ho detto insieme, non da solo, ben vengano persone di buona volontà che contribuiscano attivamente, sia c
  • Signor Ernesto
    Signor Ernesto dice #
    uhmmm....Daniele si sta infilando in un ginepraio. Sappia che io prendo il suo invito "Miglioriamo insieme il mondo del risparmio
  • Daniele Bernardi
    Daniele Bernardi dice #
    Gentile Giuliano, i fattori che indicano le probabilità future derivano da performance, volatilità e drawdown, ma non esiste una s
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Le Rolling Windows, tradotte in italiano finestre mobili, sono delle tecniche statistiche di analisi non molto amate dagli accademici statistici ma molto utili ed usate dai cosiddetti "practitioners", ovvero i quantitativi come noi che usano metodologie matematiche o statistiche applicate alla finanza.

Sostanzialmente si tratta di periodi temporali di analisi di una serie storica, sia essa una serie storica di prezzi, di rendimenti o di risultanti di un indicatore statistico come la correlazione.

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  • Marco Carola
    Marco Carola dice #
    Mi spiego meglio. Applicando il metodo rolling windows a previsioni di tipo density (mediante metodo del bootstrapping) ho verifi
  • Daniele Bernardi
    Daniele Bernardi dice #
    Gentile Marco, grazie di aver postato un commento sul nostro blog. E' proprio cos', anche noi abbiamo utilizzato le rolling window
  • Marco Carola
    Marco Carola dice #
    Buongiorno, da "practitioner" ho utilizzato le rolling windows per smorzare l'incidenza della scelta della finestra temporale per
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