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Nel blog di Diaman opinioni a confronto sui temi della finanza nazionale ed internazionale.

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Inviato da il in Miglioriamo insieme il mondo del risparmio gestito

Quest’estate in uno dei miei viaggi a Londra ho avuto il piacere di visitare una società di gestione, Agenda Invest, guidata dall’amico Michele Marcello, il cui CIO (Chief Investment Officer, ovvero il responsabile degli investimenti) è un interessante cinese di nome Chi Keong Lee.

Il paper da lui pubblicato nel Jornal of Wealth Management, si chiama Expected Drawdown Management: an ex-ante, long term approach to portfolio costruction (Gestione della perdita attesa: un approccio a priori per la costruzione di portafoglio di lungo termine).

Il paper spiega come non sia sufficiente descrivere una serie storica con una distribuzione (per di più normale) dei rendimenti, perché esiste un fenomeno nelle serie storiche finanziarie di auto-correlazione (concetto descritto nel paper della scorsa settimana che potete leggere qui) per cui ad un rendimento negativo ne può seguire un altro ed un altro ancora, creando i trend che sono ben evidenti nei mercati finanziari, ma soprattutto creando delle perdite che se rilevanti possono incidere significativamente sui risultati futuri dell’investimento.

Detto questo, ha creato dei modelli matematici molto interessanti per stimare ex-ante la perdita massima che ci si può attendere da un portafoglio di investimento composto da più attività finanziarie.

Il lavoro parte da un presupposto: le correlazioni tra serie storiche finanziarie non sono stabili e non sono significative per rendere efficiente un portafoglio di investimento.

...
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  • Daniele Bernardi
    Daniele Bernardi dice #
    Caro Luca, la prego di mandarmi una mail all'indirizzo info@diaman.it per due motivi: 1) il dbase del blog da inizio anno non regi
  • Luca
    Luca dice #
    Molto interessante, resto in attesa prendendo alla lettera:"Come sempre, per chi vuole il file excel degli esempi riportati non de
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Inviato da il in Miglioriamo insieme il mondo del risparmio gestito

I commenti delle settimane precedenti mi hanno spinto a dedicare un post completo alla Correlazione tra strumenti finanziari.

Tutti conoscono il concetto di correlazione, e tutti hanno sicuramente visto un piano cartesiano con raffigurati due fondi che nel lungo termine crescono ma nel breve sono inversamente correlati tra di loro come l'immagine del posti di oggi.

Nel 2009 ho partecipato ad un corso di Risk Management a Londra organizzato da Paul Wilmott (per chi non lo conoscesse venga alla nostra conferenza del 28 febbraio a Venezia www.quant.it) e Nicolas Taleb, l'autore del best seller giocati dal caso e il cigno nero per capirci.

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  • Daniele Bernardi
    Daniele Bernardi dice #
    Caro Marco, innanzitutto mi fa piacere che leggi i miei post, ma mi fa ancora più piacere che persone autorevoli come te in materi
  • Marco Corazza
    Marco Corazza dice #
    caro Daniele, leggo sempre con piacere le tue osservazioni. però, sulla questione della correlazione e dintorni ci sono alcune int
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Inviato da il in Miglioriamo insieme il mondo del risparmio gestito

Come detto nel Post precedente, riguardante la capacità previsiva EX-POST della frontiera efficiente, usare modelli come Markowitz sui dati passati è come giocare alla schedina del totocalcio il lunedì conoscendo i risultati delle partite.

Immagino che per molti stonerà questo paragone, ma il fatto che i modelli di Markowitz siano complicati e quindi non siano di immediato utilizzo e comprensione, non significa che siano per forza validi, poichè rappresentano il miglior passato possibile, ma che nessuno ha realizzato, poichè per riuscire a farlo sarebbe stata necessaria una capacità di selezione EX-ANTE dei fondi che sicuramente Markowitz non è in grado di dare, ed eccone la prova.

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  • Chris
    Chris dice #
    A mio modesto parere, l'efficacia del modello di Markowitz dipende dalla qualità delle stime dei parametri di input e soprattutto
  • Corrado Fantini
    Corrado Fantini dice #
    Molto interessante questo studio. Mi viene in mente che anni fa feci un'analisi simile alla vostra .. ma con una tecnica simile al
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Inviato da il in Miglioriamo insieme il mondo del risparmio gestito

La scorsa settimana sono stato chiamato da una rete di promotori per fare un'analisi sul numero corretto di fondi da inserire nei portafogli dei clienti per massimizzare l'efficienza e minimizzare i rischi.

Ne è scaturito un lavoro molto interessante che ha portato alla conclusione che il numero di fondi da selezionare per i clienti dipende dalla capacità di selezione da parte del gestore o del promotore stesso.

Per comprendere come abbiamo fatto quest'analisi e il conseguente risultato è importante conoscere il procedimento utilizzato per fare le simulazioni.

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  • Daniele Bernardi
    Daniele Bernardi dice #
    Gentile Fulvio, abbiamo fatto uno studio che pubblicheremo in futuro, anche in questo blog, sul numero di fondi ottimale in portaf
  • fulvio marchese
    fulvio marchese dice #
    Credo di aver intravisto (forse sulla pagina facebook) la puntata successiva…. Definita la malattia (qualsiasi previsione "parte"
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