Miglioriamo insieme il mondo del risparmio gestito

Questo Blog ha lo scopo di alimentare un dibattito che ci auguriamo posso accrescere anche la nostra e la vostra cultura finanziaria, per colmare il gap che ci differenzia dal mondo anglosassone e per poi far prevalere la nostra creatività e genialità tipiche del popolo Italiano

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Daniele Bernardi

Daniele Bernardi

La cultura è l'unico bene che condiviso accresce la ricchezza dei partecipanti

 

Il rendimento atteso (in inglese expected return) è un parametro fondamentale per stimare i rendimenti futuri di una determinata asset class necessari per i modelli come Markowitz, il calcolo dello Sharpe Ratio, il Capital Market Line ecc...

La statistica finanziaria utilizza in maniera predominante indicatori statistici basati sulla media e sulla varianza e prende i rendimenti storici e suppone che i rendimenti futuri saranno uguali a quelli passati.

DIFETTI

La media è comunemente calcolata come rendimento medio annuo, che però funziona abbastanza bene quando si considerano rendimenti annuali mentre funziona male se si utilizzano i rendimenti giornalieri o mensili (spesso in realtà usati sulle serie storiche brevi, ovvero a tre-cinque anni).

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Qualsiasi strumento finanziario che abbia un prezzo oggi, domani avrà un altro prezzo, più alto o più basso, dopodomani avrà ancora un altro prezzo e così via.

La sequenzialità dei prezzi nel tempo genera la cosiddetta “serie storica dei prezzi” che ne descrive l’andamento nel tempo.

STORIA

Per poter elaborare statistiche, metriche, previsioni, analisi, Eugene Fama nel 1965 ha elaborato la Random Walk Hypothesis, ovvero della casualità dell’andamento dei prezzi nei mercati finanziari.

Sebbene queste teorie erano state avanzate da Lois Bacheller nei primi anni del 1900 con il suo lavoro “Theory of Speculation”, il premio Nobel Eugene Fama portò dimostrazioni empiriche oltre che teoriche a supporto di questa teoria che i mercati azionari fossero casuali elaborando anche la Efficient Market Hypothesis, sostenendo che fosse impossibile speculare sui mercati finanziari.

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  • Daniele Bernardi
    Daniele Bernardi dice #
    Caro Francesco, non se ne esce a breve da questa situazione, ma un conto è il rapporto con le autorità di vigilanza, l'altro è il
  • Gurrieri Francesco
    Gurrieri Francesco dice #
    Concordo! Il problema è che le autorità di controllo, tipo la Consob e l'OCF (faccio riferimento a quelle che controllano e contro
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Riparto dal post della settimana scorsa Euristiche in finanza Per completare l’analisi dell’intervento del prof. Gerd Gigerenzer, Del Mark Planck Institute of Human Development, visto che è stato veramente bello.

Riassumendo velocemente il post, per chi non ha voglia di leggerselo, è partito da un concetto di definizione di rischio e di incertezza, due ambienti completamente diversi:

1)Rischio è un ambiente dove noi possiamo prendere le decisioni quando tutte le alternative, le conseguenze e le probabilità sono note. In questo ambiente funziona bene l’ottimizzazione.

2)Ma la realtà non è purtroppo ben determinata e ascrivibile al campo delle probabilità semplici perché non conosciamo tutte le alternative, tutte le conseguenze e le probabilità delle nostre scelte.

Oltre all’esempio del ragazzo che deve prendere la palla, ha poi portato un altro esempio di come le euristiche umane hanno risolto situazioni molto complicate, come il miracolo del Hudson River dove i piloti, guardando la torre di controllo dell’aeroporto in lontananza che diventava più grande, hanno convenuto che non sarebbero riusciti ad atterrare e quindi sono scesi sul fiume.

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Sono tornato da una quattro giorni di full immersion sulle metodologie quantitative e modelli matematici applicati alla finanza; la conferenza si chiama Quant Minds International e si è tenuta a Lisbona.

Ho avuto l’onore e l’onere di essere il primo speaker il lunedì mattina (quello che conta meno e che parla quando la sala è ancora mezza vuota, per intenderci), però dopo aver spiegato il nostro progetto e la nostra idea di congiunzione tra finanza tradizionale e blockchain, comprensivo di crypto assets, ho potuto godermi fior fiore di accademici e pratictioner da tutto il mondo.

Per chi ha studiato Derivati all’università e come calcolare il prezzo delle opzioni, sicuramente avrà studiato dal libro di John Hull; beh, vi assicuro che sentirlo di persona e poi essere anche seduto a fianco a lui come scolaretti durante altri interventi è stato emozionante.

Ho materiale da condividere con voi per settimane se non mesi, ma una cosa mi ha lasciato il segno più di altre, ovvero l’intervento del Prof. Gerd Gigerenzer del Mark Planck Institute for Human Development di Berlino che ha parlato di Euristiche e di come spesso ci perdiamo in concetti banali, rendendoli sofisticati, credendo per di più di avere ragione.

Il concetto principale che condivido in pieno, ma mai avevo sentito descrivere così chiaramente è legato alle semplificazioni euristiche che l’uomo elabora senza neppure accorgersene, in seguito all’esperienza e in seguito a processi mentali semplificati perfezionati negli anni.

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  • Gurrieri Francesco
    Gurrieri Francesco dice #
    Perfetto! Condivido pienamente quanto da lei scritto. Cordialmente, Francesco Gurrieri.
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E’ passato solo un quadrimestre di questo 2018 ma i primi segnali ci sono tutti, il mercato obbligazionario ha iniziato il declino che moltissimi si aspettano da diverso tempo, ovvero il declino dei prezzi derivante dal rialzo dei tassi di interesse.

PER CHI NON CONOSCE LE OBBLIGAZIONI

Ricordiamo per chi non mastica finanza tutti i giorni, che i prezzi delle obbligazioni sono inversamente legati al rendimento delle stesse, facciamo un esempio per rendere meglio l’idea:

Immaginate che i tassi di interesse di riferimento siano al 1%, qual è il prezzo corretto di una obbligazione che ha la cedola del 5% e che scade tra 12 mesi? 104, perché se costasse di meno sarebbe interessante acquistarla perché renderebbe di più del 1%, in quanto dopo un anno verrebbe rimborsato 100 più 5 della cedola.

Mentre se ad un anno dalla scadenza, il tasso di riferimento fosse del 5%, con una cedola del 5% il prezzo corretto sarebbe 100.

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L’essere umano è molto particolare, è convinto di fare sempre il giusto e non sbagliare mai, (poi davanti ad un errore si è sempre tentati a dare la colpa a qualcun altro o qualcos’altro non dipendente da noi, ma è un altro discorso).

Però davanti ad una scritta del tipo “il fumo uccide”, le persone comprano come nulla fosse le sigarette e se le fumano beatamente senza preoccuparsi della loro salute e del loro futuro.

OGNUNO IL PROPRIO MESTIERE

Non biasimo i tabaccai per il fatto che loro vendono sigarette che nuocciono alla salute, e non posso nemmeno pretendere che gli stessi forniscano degli approfondimenti tecnici sul perché il fumo distrugge i polmoni nel tempo e aumenta drasticamente la probabilità di contrarre un tumore agli stessi precocemente; perché se lo facessero, probabilmente le persone non entrerebbero più in tabaccheria e loro dovrebbero chiudere l’attività.

MA LE BANCHE?

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  • Fabrizio Monge
    Fabrizio Monge dice #
    Da stampare e distribuire in migliaia di copie, grande Daniele
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Il dibattito su questo argomento è sempre acceso e fiumi di parole sono state spese a difesa di una o dell’altra tecnica di gestione.

Oggi voglio portare un esempio e una serie di ragionamenti che spero serviranno a molti per indirizzare le scelte di investimento per il futuro nella giusta direzione.

OTTIMI STRUMENTI

Premetto che non sto parlando di ETF contro Fondi attivi, non è questo il punto essenziale, parto dal presupposto che entrambi gli strumenti siano validi e svolgano correttamente il loro lavoro, quello di distribuire correttamente i rischi ed evitare i principali errori comportamentali degli investitori che acquistano e si innamorano di un solo titolo e quindi concentrano, spesso senza saperlo speranze, ma anche rischi che spesso ignora.

GESTORI PATRIMONIALI

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Carissimi PHI Token holders, è giunto il momento tanto atteso di quotare il PHI Token sul primo exchange.

Dal giorno 24 aprile sarà possibile acquistare (si spera) o vendere (se proprio necessario) il PHI Token su Livecoin.

Livecoin,net è un exchange cosiddetto di seconda fascia, in quanto scambia oltre 35 milioni di USD di contro valore al giorno che è relativamente poco rispetto ai grandi exchange come Binance o Bitfinex, ma comunque si distingue rispetto ai numerosi exchange che muovono qualche milione al giorno.

PAIRS

Il PHI Token sarà scambiato contro BTC, ETH e USD, permettendo ai più esperti di poter fare degli arbitraggi in attesa del secondo e terzo Exchange che mi auguro potremmo annunciare a breve.

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Inviato da il in Miglioriamo insieme il mondo del risparmio gestito

Carissimi detentori di PHI Token,

GRAZIE, Grazie della fiducia che ci avete riservato acquistando i PHI Token e credendo nel progetto.

EXCHANGE

Ci risulta che molti altri vogliano unirsi a questo progetto e per far questo abbiamo deciso di listare in anticipo rispetto alla nostra tabella di marcia i PHI Token su alcuni exchange. Questo permetterà quindi di aumentare il numero di acquirenti e per chi possiede già phi token di aumentare la propria quota. Contemporaneamente se qualcuno avesse necessità di abbandonare il progetto anzitempo, perdendo a mio avviso una grossa occasione, sarà comunque libero di poterlo fare.

AIRDROP

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Ieri sera ho assistito ad una partita di pallavolo di mio figlio.

Ha sedici anni e la partita era una semifinale regionale di Under 20, è stato convocato in teoria per fare numero, ma in pratica l'opposto titolare, che è anche il capitano della squadra nei primi due set era decisamente sotto tono, tant'è che l'allenatore alla fine del secondo set ha messo dentro Lorenzo che ha fatto due ace (punti in battuta per chi non è pratico) e si è conquistato la fiducia dell'allenatore per il terzo set, che la squadra poi ha vinto anche grazie ad una sua buona prestazione (sono di parte e quindi non posso eccedere con gli aggettivi...).

A metà del quarto set l'allenatore ha rimesso dentro l'opposto titolare che era praticamente trasformato, ha giocato molto bene e trascinato alla vittoria 3 a 2 la squadra.

Perché vi ho fatto questo esempio? perché è l'apoteosi di quanto sia importante la competizione.

MONDO REALE

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Sono a casa ammalato, probabilmente per lo stress procurato dall'intenso periodo che il mio corpo adesso mi sta facendo pagare, però ce l'abbiamo fatta, PHI Token, la crypto currency creata da DIAMAN Capital, società maltese del gruppo è finalmente diventata realtà.

Non è andata come speravo in termini di vendita dei token, avevamo previsto di venderne 15 milioni e invece ne abbiamo venduti 5 milioni di token, però sono più che sufficienti per realizzare il nostro innovativo progetto di piattaforma ibrida di investimento.

Che dire, sono contento del mio team che mi ha supportato e sopportato, dei partners che si stanno affacciando e vogliono collaborare con noi al nostro progetto, ma soprattutto sono molto contento per tutte quelle persone che ci hanno sostenuto acquistando il nostro PHI Token convinti che il nostro progetto possa veramente rivoluzionare il risparmio gestito.

 

Ma questo è solo il primo passo, come diceva sempre un mio ottimo direttore commerciale quando acquisivamo un cliente: "adesso il danno è fatto, bisogna gestirlo e farlo diventare un'opportunità" e ritengo che sia così anche con il PHI Token.

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Inviato da il in Miglioriamo insieme il mondo del risparmio gestito

Quanto tra il 2009 e il 2013 DIAMAN era una SIM, ovvero una Società di Intermediazione Mobiliare autorizzata dalla Consob e Banca d’Italia, e quindi un intermediario autorizzato, mi era stato chiesto di dotarmi, tra le varie procedure, di un Archivio Unico Informatico, soprannominato AUI che doveva possedere doti di immodificabilità dei dati inseriti e doveva inoltre tenere data certa del momento in cui i dati venivano inseriti.

DATABASE OBSOLETI

Inutile dire che con la tecnologia tuttora diffusa tra gli intermediari, queste caratteristiche sono facilmente eludibili e per nulla immodificabili.

Certo, la società che produce l’archivio unico cerca con diversi stratagemmi di rendere difficile all’intermediario la modifica dei dati, che però ovviamente possono essere modificati da esperti o dalla società stessa in casi “delicati”.

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Un qualsiasi settore industriale funziona se è in grado di fornire un servizio od un prodotto realizzato ad un costo inferiore rispetto ai ricavi che vengono incassati.

L’industria finanziaria oggi ha un costo molto superiore al ricavi attesi che essa quasi sicuramente sarà in grado di produrre per i clienti.

NON FACILE DA NOTARE

L’aleatorietà con cui i risultati finanziari vengono prodotti, ovvero l’incertezza che deriva dai risultati futuri, uniti alla volatilità dei mercati in parte riesce a mascherare il problema.

L’industria finanziaria sembra che stia ignorando questo problema, perché fintanto che incassa le laute commissioni dagli ignari clienti che non si rendono conto di tale problema, essa prospera e continua a fare utili, ma non sta generando in realtà il cosiddetto “value for money”, ovvero non genera valore per i soldi che il cliente spende e questo rappresenta un grande problema che l’industria finanziaria prima o poi dovrà affrontare.

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Inviato da il in Miglioriamo insieme il mondo del risparmio gestito

Questo post sarà molto stringato e riassumerà brevemente il progetto e la modalità per poter acquistare PHI Token.

Molti di voi ormai sapranno che stiamo lanciano una crypto currencies anche noi, anche se è a mio avviso un poco improprio il nome perché stiamo lanciando un Token.

COS E' UN TOKEN

Un Token per i meno esperti è come un Vaucher di un supermercato (per banalizzare il concetto) in forma elettronica che vi da la possibilità di acquistare beni o servizi o l'accesso anche gratuito a beni e servizi.

Nel nostro caso, visto che stiamo realizzando il primo vero Marketplace finanziario dove potrete acquistare (se siete clienti) o gestire (se siete professionisti del settore) delle gestioni patrimoniali, dei fondi comuni o alternativi, delle polizze assicurative, delle cartolarizzazioni su cryptovalute o fondi alternativi su cryptovalute, ma anche servizi finanziari di consulenza di base ed avanzata, newsletter finanziarie di previsione ma anche ricerca e analisi dei mercati finanziari.

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Qual è la più grande azienda di Taxi nel mondo?

Uber, nonostante tutti gli ostacoli che stanno cercando di mettergli tra le ruote della sua enorme crescita.

Volevo proporvi una riflessione: quanti taxi possiede in realtà Uber? Zero

 

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Alcune settimane fa, nel post Tutti i costi occulti della finanza ho rappresentato come i costi della distribuzione dei prodotti finanziari siano spropositati, soprattutto oggi che i rendimenti attesi sulle varie asset class sono realmente molto bassi.

Negli anni si sono susseguiti modelli di business nuovi per cercare di ridurre tale costo esagerato.

ETF INVECE CHE FONDI

Gli ETF, con la loro replica quantitativa e passiva dei mercati finanziari rappresentano un’ottima scelta per chi vuole risparmiare sui costi di gestione, difatti le commissioni di tali prodotti sono molto basse in confronto con i fondi e ancor di più nel confronto degli Hedge Funds.

Ma comprare degli ETF non basta, bisogna saper realizzare dei portafogli di investimento per le specifiche esigenze dell’investitore, altrimenti si rischia di seguire passivamente il mercato e quando questo dovesse stornare la protezione contro le perdite sarebbe nulla.

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“posso affermare con certezza che Dio è un matematico”, è il (mio) riassunto della frase di Galileo Galilei nel capitolo VI de “il Saggiatore”:

La filosofia è scritta in questo grandissimo libro che continuamente ci sta aperto innanzi a gli occhi (io dico l'universo), ma non si può intendere se prima non s'impara a intender la lingua, e conoscer i caratteri, ne' quali è scritto. Egli è scritto in lingua matematica, e i caratteri son triangoli, cerchi, ed altre figure geometriche, senza i quali mezi è impossibile a intenderne umanamente parola; senza questi è un aggirarsi vanamente per un oscuro laberinto. 

L’universo è scritto con forme geometriche?

Si certo, fin dalle elementari ci insegnano le varie forme geometriche e le loro proprietà, però (almeno nel mio caso) con poca applicazione pratica nel mondo reale.

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Nella seconda parte degli anni novanta, grazie all’avvento di Internet, sono nati i primi sistemi di “trading on line” ovvero piattaforme su internet che permettono ai loro clienti di poter acquistare tipicamente titoli azionari, che sono i più ambiti per i potenziali alti rendimenti che possono offrire.

In Italia la prima piattaforma è stata Directa SIM, fondata nel 1996, lo so perché due anni fa sono stato invitato al London Stock Exchange per festeggiare il ventennale della società.

TRADING ON LINE

Queste piattaforme sono diventate molto competitive sia nei prezzi applicati ai clienti, spesso inferiori a quelli che un istituzionale come una Sicav paga alla banca depositaria, sia nella tecnologie utilizzate, con possibilità di acquisto direttamente dai grafici del titolo.

Purtroppo le statistiche indicano che più del novanta per cento dei Traders, ovvero i clienti che tramite queste piattaforme comprano e vendono i titoli, nel lungo termine non solo non sono in grado di seguire i rendimenti dei mercati, ma perdono soldi.

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Inviato da il in Miglioriamo insieme il mondo del risparmio gestito

Finalmente è entrata in vigore la MiFID II in tutta Europa.

Nonostante sia una normativa perfettibile, con molti pregi e diversi difetti, uno dei principali obbiettivi della normativa è la trasparenza, soprattutto nel rendere espliciti i costi dei prodotti finanziari e dei servizi di investimento offerti.

CARENZA DI INFORMAZIONI

Il cliente finale per decenni è stato all’oscuro dei costi reali che sosteneva con l’acquisto di un fondo, di una polizza assicurativa o di qualunque strumento finanziario vi venga in mente.

Oggi la MiFID impone agli intermediari di esplicitare in modo chiaro e comprensibile per il cliente i costi presenti negli strumenti finanziari.

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Inviato da il in Miglioriamo insieme il mondo del risparmio gestito

Negli ultimi due giorni ho partecipato ad una conferenza fantastica chiamata Crypto Finance Conference a St. Moritz.

L’unico difetto che ho trovato è il posto relativamente scomodo, ma per il resto è stata una conferenza fantastica, con relatori di altissimo livello e partecipanti letteralmente da tutto il mondo.

Ho conosciuto persone dall’Australia, dal Giappone, dagli Stati Uniti, dalla Russia, in un’atmosfera incredibile dove tutti sono stati disponibili a parlare, ad ascoltare, a condividere esperienze e prospettive future.

 

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