Premesso che non possiedo una risposta definitiva, questa domanda assilla gli operatori del settore investimenti da moltissimi anni.
PARTIAMO DALLE DEFINIZIONI:
Mercati Casuali significa che il loro andamento non è legato ad alcun fattore esterno che ne modifica l’andamento, ovvero l’andamento del mercato giorno dopo giorno si muove senza alcun schema prestabilito e di conseguenza non è possibile trarre profitto dall’interpretazione del mercato stesso. (per fare un esempio la sequenza di numeri che esce da una roulette al casinò è completamente casuale).
Mercati deterministici significa che il loro andamento è condizionato da fattori esterni che ne modificano il percorso, quindi conoscendo quali sono questi fattori esterni è possibile trarre profitto dall’andamento degli stessi. (per fare un esempio, i risultati delle corse automobilistiche sono deterministici, ovvero si può conoscere in anticipo chi arriverà tra i primi e chi tra gli ultimi, e gli incidenti determinano classifiche diverse).
PUNTO DI VISTA ACCADEMICO
Gli accademici, a partire da Eugene Fama, padre della teoria dei mercati efficienti, che alla base deve prevedere la casualità al fine di giustificare i modelli matematico/statistici utilizzati per descriverli, hanno con forza sostenuto per decenni la casualità dei mercati finanziari, con vari esempi come quello delle infinite scimmie che in un infinito intervallo di tempo possono arrivare a scrivere la divina commedia, come ho spiegato nel post: Perché i mercati non possono essere considerati casuali)