Diaman Blog

Nel blog di Diaman opinioni a confronto sui temi della finanza nazionale ed internazionale.

  • Home
    Home Questo è dove potete trovare tutti i post del blog in tutto il sito.
  • Categorie
    Categorie Consente di visualizzare un elenco di categorie di questo blog.
  • Tags
    Tags Consente di visualizzare un elenco di tag che sono stati utilizzati nel blog.
  • Bloggers
    Bloggers Cerca il tuo blogger preferito da questo sito.
  • Accesso
    Login Modulo Login
Messaggi recenti del blog

Abbiamo toccato i massimi di mercato? 

Il mercato azionario crescerà ancora oppure è il momento di prendere profitto dei guadagni degli ultimi anni?

Cosa conviene fare? Alleggerire? Aumentare l’esposizione? Disinvestire tutto?

Esiste un indicatore statistico che possa aiutare a fare scelte corrette di investimento?

permettetemi un raccontarvi la genesi del DISTRUPTION INDICATOR, in un era, il 2009, in cui il termine Disruption o Disruptive non era ancora utilizzato come viene utilizzato oggi soprattutto nel mondo delle start-up.

...
Continua a leggere
Commenti recenti - Mostra tutti i commenti
  • Daniele Bernardi
    Daniele Bernardi dice #
    Caro giuliano, non disturba affatto. Il DDI è unico, non viene calcolato per ogni singolo mercato, ma tiene conto delle variabilit
  • Daniele Bernardi
    Daniele Bernardi dice #
    Ciao Mauro, il segnale è doppio, quando il DDI è sopra 100 come valore o sopra la media c'è un segnale di allerta; se sono entramb
Visite: 3939 4 Commenti - Inserisci il tuo

Inviato da il in Miglioriamo insieme il mondo del risparmio gestito

La correlazione tra le serie storiche è uno degli indicatori più utilizzati per cercare di creare portafogli di investimento robusti e diversificati.

Ho spiegato in diversi post (come per esempio Benedetta correlazione. Malefica correlazione) che la Correlazione è spesso sopravalutata ed usata in maniera errata, ma oggi vorrei approfondire un poco di più come si può utilizzare la correlazione in maniera intelligente senza farsi ingannare.

Ingannare? perché ingannare?

Ebbene si, esiste una forma di correlazione, chiamata spuria, per cui due fenomeni completamente indipendenti uno dall’altro sembrano, analizzando la correlazione legati tra di loro.

Il primo esempio è riportato nel grafico qui sotto, dove è evidenziata la correlazione molto forte tra le persone annegate in piscina in seguito ad uno scivolamento e i film girati dall’attore Nicholas Cage 

...
Continua a leggere
Visite: 3164 0 Commenti - Inserisci il tuo

Anna Stevani Bernardi è nata a Mestre-Venezia. La sua vita, dopo il matrimonio  avvenuto nel 1960, è stata interamente e amorevolmente dedicata ai tre figli Marta, Laura e Daniele.

Alla fine degli anni ‘70 ha intrapreso, con il marito Gianfranco, numerosi corsi per operatori famigliari che l’hanno portata a fondare insieme a Padre Lino Tieppo negli anni ‘80  il primo Consultorio Famigliare Ucipem in Italia, di cui ha svolto il ruolo di direttrice per oltre un decennio.

 

Il disegno e la pittura sono sempre stati nel suo cuore fin da adolescente; tuttavia gli impegni famigliari e il tempo dedicato al volontariato non le hanno permesso di trovare lo spazio per lo studio di questa sua passione che ha assunto piena espressione solo in età più matura. Il suo primo maestro di pittura è stato il Prof. Tullio Bonso che le permesso di definire ed esprimere un suo personale stile pittorico.

I suoi studi continuano con il professore Giorgio Pettener, insegnate dell'Accademia delle Belle Arti di Venezia, che diverrà il suo mentore. Con lui è cresciuto il suo segno grafico, specializzandosi anche in l'acquerello e nudo.

...
Continua a leggere
Visite: 1873 0 Commenti - Inserisci il tuo

Troppe volte ho letto articoli imprecisi che riportavano dati parziali con scopi spesso nemmeno troppo velati.

Capita spesso di leggere, per di più su quotidiani economici rappresentativi di cui non farò il nome, di analisi faziose e manipolate per dare dei risultati che non rappresentano la realtà.

PREMESSA

Premetto che sono un grande utilizzatore di ETF e li ritengo strumenti molto validi che tra l’altro offrono opportunità di investimento in settori e nicchie di mercato particolari che non si trovano nei fondi comuni, (ho creato un fondo che investe esclusivamente in questi strumenti puntano su una strategia innovativa per la selezione); però quando leggo articoli che scrivono che solo ‘X per cento dei fondi (percentuale bassa ovviamente) di fondi battono il miglior ETF di categoria mi arrabbio perché queste analisi sono prive di fondamento scientifico, ne tantomeno statistico.

DISPERSIONE

...
Continua a leggere
Recente commento in questo post - Mostra tutti i commenti
  • Daniele Bernardi
    Daniele Bernardi dice #
    Caro Francesco, ovviamente fa piacere ricevere queste approvazioni, ma dalle tue parole mi rendo conto che forse ho esagerato, non
Visite: 4090 2 Commenti - Inserisci il tuo

Inviato da il in Miglioriamo insieme il mondo del risparmio gestito

Propensione al rischio o avversione alle perdite?

L’entrante normativa MiFID II impone riflessioni su come adeguare il portafoglio di investimento alla propensione al rischio del cliente.

OBBIETTIVI NON RISCHI

Già, bel problema; il cliente non sa quantificare la sua propensione al rischio, salvo non voler perdere mai dei soldi, l’intermediario finanziario punta ad evitare grane e cause con i clienti e quindi alla fine finisce per essere più prudente di quanto necessario facendo perdere delle opportunità ai clienti e alla fine, non fornendo un adeguato servizio per raggiungere gli obbiettivi dello stesso.

Il ragionamento dovrebbe spostarsi in un altro livello.

...
Continua a leggere
Visite: 4636 0 Commenti - Inserisci il tuo

…ma soprattutto senza dover rimaner bloccati per cinque anni.

Si è molto dibattuto in questi mesi sulla bontà o meno di questo strumento legislativo diventato famoso per l’Acronimo PIR, ovvero Piani Individuali di Risparmio, che ha lo scopo di incentivare gli investimenti nelle PMI Italiane quotate e dare quindi un’impulso costruttivo alla ancor sofferente economia Italiana.

CONTESTO

Come ho già scritto nel post L'Italia è la miglior opportunità di investimento, se si somma l’effetto del maggior tasso di crescita delle piccole e medie imprese rispetto a quelle grandi, spiegato nel post Cosa sono i Factor Models?, (dove il premio al rischio delle piccole e medie imprese esiste e più essere catturato aumentando di conseguenza il rendimento del portafoglio) unito all’effetto che una tale normativa sta producendo in fatto di flussi di investimento costanti verso tale settore, sostenere che il comparto STAR delle piccole imprese Italiane salirà a dismisura è una previsione fin troppo facile.

PRO E CONTRO

...
Continua a leggere
Commenti recenti - Mostra tutti i commenti
  • Daniele Bernardi
    Daniele Bernardi dice #
    Ciao Marco, il certificato sarà live da domani, quindi lo vedrai solo da domani sull'EuroTLX
  • Daniele Bernardi
    Daniele Bernardi dice #
    Gentile Alessandro, i dieci titoli vengono comprati con la logica Equally Weigthed, ovvero al 10% ciascuno, in questa tipologia di
Visite: 8294 4 Commenti - Inserisci il tuo

Inviato da il in Miglioriamo insieme il mondo del risparmio gestito

Tutto inizio nel 1964 quando William Sharpe elaborò l'idea del CAPM (Capital Asset Pricing Model) creando sostanzialmente il primo modello "one factor model" che consiste sostanzialmente in una regressione di una retta rispetto ai rendimenti del titolo rispetto all'indice, per cui il rendimento di un titolo sostanzialmente era uguale a: r=α+βf+ϵ; Sharpe sosteneva che il mercato fosse in equilibrio  secondo questo unico fattore BETA che indicava se un titolo era più rischioso o meno (per chi vuole approfondire invito a leggere Come stimare l'Alpha e il Beta di un fondo).

BETA COME FATTORE DI RISCHIO

Un titolo azionario con un BETA di 1,2 significa che mediamente crescerà di più del mercato in caso di rialzo, mentre tenderà a perdere mediamente un 20% in più in caso di ribasso del mercato.

I PIONIERI DEL FACTOR INVESTING

Nel 1996 Fama e French scrissero un paper molto interessante "Common Risk factors in the returns on stocks and bonds" (Fattori di rischio comuni nella valutazione dei rendimenti di azioni e obbilgazioni).

...
Continua a leggere
Visite: 2899 0 Commenti - Inserisci il tuo

Vorrei fare una scommessa (ipotetica) con ogni lettore del post (mettiamo 2000 lettori, sono positivo):

Se scommettessi con ognuno di voi 1000 euro che entrando in un bar a caso con 30 persone dentro ci sono almeno due persone che compiono gli anni lo stesso giorno e mese, che probabilità avrei di vincere?

O meglio diventerei ricco o farei la fortuna dei miei lettori?

 

Provate a rispondere a questa domanda prima di proseguire con il post…

...
Continua a leggere
Commenti recenti - Mostra tutti i commenti
  • Daniele Bernardi
    Daniele Bernardi dice #
    Cosa intendi per preferenze individuali, Donato?
  • Daniele Bernardi
    Daniele Bernardi dice #
    Esatto Fabio, hai centrato il problema. Le probabilità sono sotto il 0,1% quindi è molto remoto. Continua a seguirci DB
Visite: 4602 4 Commenti - Inserisci il tuo

Stiamo parlando di probabilità ovviamente. 

Dopo il post della scorsa settimana che ha suscitato molto rumore sui social network, mi sono reso conto che è opportuno fare chiarezza, o almeno tentarci, perché troppe persone confondono ancora dei concetti basilari delle probabilità che se non ben compresi possono creare grossi danni, anche economici.

IL CACCIATORE

Ho scelto questa settimana la foto del mitico film il cacciatore con Robert De Niro e Christofer Walker, realizzato nel 1978 e vincitore di ben 5 premi oscar nel 1979 prendendo spunto dalla celeberrima scena della roulette russa per spiegare la differenza tra probabilità semplice, probabilità composta e probabilità condizionata.

UN CONTO SONO LE PROBABILITA'

...
Continua a leggere
Recente commento in questo post - Mostra tutti i commenti
  • Daniele Bernardi
    Daniele Bernardi dice #
    Interessante quesito Ruggero. La probabilità di default si calcola di solito ad un anno e il nostro iRating ne da poi un riscontro
Visite: 3659 2 Commenti - Inserisci il tuo

Inviato da il in Miglioriamo insieme il mondo del risparmio gestito

Il calcolo delle probabilità è qualcosa di avulso per l’uomo; è altamente probabile (per rimanere nel concetto) che la parte più interna del nostro cervello , ovvero il cosiddetto cervello limbico, quello più emozionale e più antico, abbia ancora il retaggio dell’uomo delle caverne che associava l’uscita dalla caverna con l’incontro con delle bestie pericolose; di conseguenza non conveniva uscire dalla caverna se non si volevano correre pericoli.

PAURA DI VOLARE?

D'altronde molte persone ancora oggi hanno paura di volare perché pensano che l’aereo possa cadere, senza analizzare correttamente le statistiche che dichiarano l’aereo come il mezzo di trasporto più sicuro in assoluto.

Se fossimo campaci di comprendere intuitivamente le probabilità, non avremmo paura di prendere l’aereo, ma per contro non giocheremmo nemmeno al super enalotto perché le probabilità sono di gran lunga più scarse di trovarsi in un aereo che precipita.

E’ proprio dal gioco d’azzardo che è nata l’esigenza di comprendere le probabilità, perché sapere le probabilità di uscita di un determinato evento, ci permette di guadagnare ovvero perdere se non le conosciamo o le gestiamo correttamente.

...
Continua a leggere
Commenti recenti - Mostra tutti i commenti
  • Daniele Bernardi
    Daniele Bernardi dice #
    Tranquillo Alessio, lo scopo del blog è proprio quello di crescere insieme nella comprensione della statistica e della finanza. Ne
  • Daniele Bernardi
    Daniele Bernardi dice #
    Grazie della tura risposta Francesco, però la domanda era la probabilità che la strategia vincente per il 51% delle volte sia supe
  • Daniele Bernardi
    Daniele Bernardi dice #
    In realtà è più del 95%, praticamente seguendo il criterio spiegato nel post, se vinco con il 51% delle volte, devo fare 49/50^156
Visite: 5491 8 Commenti - Inserisci il tuo

Inviato da il in Miglioriamo insieme il mondo del risparmio gestito

Oggi questa domanda è più che mai attuale, ha senso investire su dei titoli obbligazionari che hanno rendimenti negativi o pari a zero?

Da anni viviamo in una situazione quasi paradossale, il Bund decennale Tedesco ha rendimenti ridicoli, a cinque anni e a due anni i rendimenti dei titoli di stato tedeschi sono negativi.

C’è un premio per il rischio? NO

C’è rischio? SI, certo

...
Continua a leggere
Visite: 3312 0 Commenti - Inserisci il tuo

Ieri mattina, ho tenuto insieme all’amico Ruggero Bertelli una conferenza molto simpatica moderata da Maurizio Monti, AD di INVESTORS’ Magazine Italia, con il titolo “Match Play delle strategie di investimento” durante l’IT Forum a Rimini.

A parte la sala piena, con addirittura persone in piedi ad ascoltarci, la formula è stata molto divertente e credo che sia piaciuta anche al pubblico in sala.

OBBIETTIVO

Lo scopo era di selezionare due strategie di investimento, tra le otto proposte, che meglio si adatteranno secondo noi e il pubblico presente ai prossimi cinque anni di mercati finanziari.

A breve prepareremo un video dell’evento così potrete scoprire quali strategie hanno vinto, nel frattempo oggi vorrei ripercorrere con i lettori del blog, magari un poco più in dettaglio, il confronto tra Market Timing e Buy and Hold, tra chi professa la gestione attiva e chi professa la gestione passiva, tra il mondo dei practitioners che ogni giorno si confrontano con i mercati ed i clienti e l’accademia che invece professa la teoria.

...
Continua a leggere
Visite: 4222 0 Commenti - Inserisci il tuo

Lunedì scorso ho tenuto a Barcellona una presentazione sul fenomeno dei Robo Advisors alla conferenza Global Derivatives Trading & Risk Management.

Probabilmente la maggiore conferenza sulla finanza quantitativa in Europa, con tre giorni di Main Conference e un giorno di Pre-Conference dove si è parlato di Quantech, ovvero di come le metodologie quantitative unite alle nuove tecnologie digitali possono impattare ed in quali settori.

La presentazione che ho tenuto a Barcellona la potete scaricare qui

Uno dei principali settori ovviamente è il Robo Advisors, che utilizza tipicamente metodologie quantitative per offrire ai propri clienti servizi low cost per investire i propri capitali

Ma partiamo con ordine, innanzitutto bisogna risparmiare i propri soldi, e sul web e ancora meglio sulle app del cellulare ci sono centinaia di applicativi che permettono di mantenere sotto controllo i propri investimenti, poi sul web ci sono diverse modalità per investire, dal trading on-line, ormai diffuso da anni, al social investing come e-toro che permette di copiare altri trading, ai Robo-Advisors appunto.

...
Continua a leggere
Visite: 3159 0 Commenti - Inserisci il tuo

Sono patriottico? certo. Sono ottimista? certo. Sono illuso? per nulla.

Molti di voi sapranno che recentemente è stata varata una legge per agevolare i Piani Individuali di Risparmio (cosiddetti PIR) che permettono agli italiani di investire fino a 30.000 euro all'anno per cinque anni con esenzione totale della tassazione del 26% sui guadagni a patto che i soldi rimangano investiti per cinque anni.

NIENTE TASSE? CHE BELLO

Visto che noi Italiani siamo tendenzialmente più sensibili all'esenzione della tassazione che all'importanza di investire per il futuro, sono certo che i PIR faranno un successo clamoroso.

D'altronde non abbiamo inventato nulla, questa modalità di incentivo è stata già applicata in Inghilterra ed in Francia con enorme successo e quindi rappresenta un'ottima opportunità di investimento da cogliere al meglio.

...
Continua a leggere
Recente commento in questo post - Mostra tutti i commenti
  • Daniele Bernardi
    Daniele Bernardi dice #
    Ciao Marco, faccio un ranking dei titoli all'ultimo giorno del mese in base al DIAMAN Ratio calcolato sulla base dei 100 giorni pr
Visite: 4199 2 Commenti - Inserisci il tuo

Inviato da il in Miglioriamo insieme il mondo del risparmio gestito

ma impara come se vivessi per sempre. (Mahatma Gandhi) Questo motto (pubblicato sulla pagina Facebook di DIAMAN) mi piace veramente molto.

Senza voler scendere in morali, discorsi filosofici o paternali, ho immaginato come declinare in pratica nel mondo degli investimenti tale motto:

Guarda ai tuoi investimenti come se dovessi iniziare oggi, ma ragiona come se dovessi mantenere i soldi investiti per sempre.

ERRORI COMUNI

Suona "quasi" bene; uno degli errori più classici degli investitori e dei traders è non vendere in perdita, nella speranza che il titolo recuperi la perdita.

...
Continua a leggere
Visite: 2828 0 Commenti - Inserisci il tuo

L'arbitraggio nei mercati finanziari è quella operazione che consente andando lunghi di un'asset e corto di un'altro, di speculare sul misspricing (errato allineamento di chi effettua il prezzo) presente su mercati diversi in molte occasioni, tecnicamente garantendo un guadagno dalle inefficienze stesse..

Partiamo dall'inizio, Eugene Fama nel 1970 pubblica un paper divenuto poi famosissimo sulla teoria dei mercati efficienti, sostenendo che gli stessi esistono almeno in forma debole, (vi invito a leggete su wikipedia qualche informazione utile a tal proposito)..

Le evidenze empiriche degli oltre 40 anni di mercati sembrano invece dimostrare che i mercati non sono efficienti nemmeno in forma debole; le asimmetrie di prezzo, di informazioni, di capacità valutativa fanno si che sia possibile realizzare delle strategie di investimento che nel lungo termine sono in grado di battere il mercato stesso, e lo dimostrano molti casi di successo come Reinassance Technology, Winton Capital, Millennium, AHL e tanti altri Hedge Fund di successo a New York e Londra.

Teoricamente, ma solo in parte praticamente, la presenza di arbitraggisti permette ai mercati finanziari di essere più efficienti, facciamo un esempio sul Forex:

...
Continua a leggere
Visite: 4636 0 Commenti - Inserisci il tuo

Inviato da il in Miglioriamo insieme il mondo del risparmio gestito

Ebbene si, sono veramente indeciso.

Stiamo pianificando i lavori per il 2017 e 2018 e tra le varie opzioni possibili c'è un progetto che mi affascina non poco:

Trasformare in "gamification" la noiosissima adeguatezza richiesta dalla MiFID (sia I che II).

Avete presente quelle 30 o 40 domande che vengono sottoposte al malcapitato cliente che vuole investire qualche Euro come anche qualche milione di Euro?

RISCHI REPUTAZIONALI

...
Continua a leggere
Commenti recenti - Mostra tutti i commenti
  • Daniele Bernardi
    Daniele Bernardi dice #
    Si Luciano, dalle risposte che mi stanno arrivando sui social serve eccome, ovviamente va affiancata da altri quesiti, ma da doman
  • Daniele Bernardi
    Daniele Bernardi dice #
    Bravo Luca e grazie del complimento. DB
Visite: 3491 5 Commenti - Inserisci il tuo

Inviato da il in Miglioriamo insieme il mondo del risparmio gestito

 

Avete mai visto un fondo con 4,2 di indice di Sharpe? Un fondo no ma un ETF io l’ho visto, proprio questa sera! La prova è nell’immagine sotto, una schermata di Bloomberg che parla di un ETF con codice SVXY (non proprio SEXY ma quasi).

LIMITE DI RAPPORTO RENDIMENTO RISCHIO

Molti anni fa sono stato ad una conferenza a Londra che parlava di Hedge Fund, dove una società proponeva un indicatore di rischio che era in grado di intercettare i fondi truffa come quello di Madoff (anche se era il 2006 e Madoff non era stato ancora mascherato…) che si basava per semplificare sul concetto che un fondo che ha l’indice di Sharpe superiore a 2 deve considerarsi molto pericoloso, e quindi deve essere sottopesato all’interno del portafoglio di investimento.

OGGI CI SONO SCARSI RENDIMENTI E ALTA VOLATILITA’

...
Continua a leggere
Recente commento in questo post - Mostra tutti i commenti
  • Daniele Bernardi
    Daniele Bernardi dice #
    Ciao Marco, non sono sicuro cosa intendi per quota di Durezza... Se intendi la quota da inserire in portafoglio, dipende da che st
Visite: 6067 2 Commenti - Inserisci il tuo

Inviato da il in Miglioriamo insieme il mondo del risparmio gestito

Questa settimana ho partecipato con molto piacere alla scuola di Business MBS organizzata dalla società Open Source Management.

Un piacere incontrare tanti vecchi e nuovi amici che condividono la volontà di non fermarsi mai di studiare e di imparare, dagli errori propri e altrui ma soprattutto dai successi altrui.

Abbiamo dibattuto piacevolmente sul futuro delle Cryptovalute, in particolare il Bitcoin che è la più storica e famosa tra le numerosissime cryptovalute oggi presenti sul mercato, ma anche sulla BlockChain.

BLOCKCHAIN TECNOLOGIA DEL FUTURO

Sulla tecnologia Blockchain prometto che farò a breve un post molto dettagliato e specifico per far comprendere a tutti come funziona tale tecnologia informatica e come cambierà il nostro futuro, perché credo che il suo impatto sulle nostre vite in futuro sarà devastante.

...
Continua a leggere
Commenti recenti - Mostra tutti i commenti
  • Daniele Bernardi
    Daniele Bernardi dice #
    Caro Manuel, lo conosco meglio di quanto tu creda e ci investo anche, ma il mio messaggio è per investitori, non speculatori e ogg
  • Daniele Bernardi
    Daniele Bernardi dice #
    Grazie Micaud, anche se non sono sicuro di aver compreso bene il tuo commento...
Visite: 7443 5 Commenti - Inserisci il tuo

Inviato da il in Miglioriamo insieme il mondo del risparmio gestito

Questa settimana su Linkedin ho piacevolmente dibattuto sui Nasdaq e sulla eventualità che sia nuovamente in bolla finanziaria oppure in crescita strutturale.

La mia convinzione è che l'indice tecnologico Nasdaq sia finalmente giunto ad una maturazione tale per cui le società che rappresenta maggiormente non siano una illusione di una crescita infinita degli utenti internet come ci si sperava negli anni 2000, ma sia l'aggregato delle società a più alto tasso di crescita presenti oggi sul pianeta, o quasi.

Mi ricordo nel 2000, poco prima dello scoppio della bolla finanziaria che alcune società tecnologiche, come ad esempio in Italia Tiscali, avessero delle valutazioni incredibili e completamente insensate

PERSONALE ESPERIENZA

Personalmente avevo investito su una società, "The Fantastic Corporation", quotata a Francoforte a 3,5 Euro per azione che il 15 di marzo del 2000 quotava 53€ per azione, avevo messo 10.000 € e mi ritrovavo con circa 150.000€, la follia è stato che in quel periodo, pur sapendo che questa società aveva una capitalizzazione maggiore dell'allora FIAT che produceva solide e concrete macchine con un utile tutti gli anni che distribuiva, ero convinto, come tanti altri ingenui investitori che questi titoli potessero crescere ancora.

...
Continua a leggere
Visite: 6387 0 Commenti - Inserisci il tuo