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Nel blog di Diaman opinioni a confronto sui temi della finanza nazionale ed internazionale.

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Messaggi recenti del blog

Inviato da il in Miglioriamo insieme il mondo del risparmio gestito

Questa settimana ho avuto l’onore di essere convocato dalla CONSOB per una ricerca sul Fintech ed in particolare sul fenomeno del Robo Advisor.

Senza entrare nel tecnicismo della ricerca che diligentemente i dirigenti della Commissione Nazionale per le Società e la Borsa stanno conducendo, che ovviamente è molto interessante e rigoroso, vorrei condividere alcuni degli spunti interessanti che mi sono permesso di evidenziare relativamente al fenomeno della seconda direttiva MiFID che entrerà in vigore dal 3 gennaio 2018,

Dopo aver assistito alla splendida presentazione di Paolo Sironi al QUANT 2017, di cui magari parlerò meglio in un altro post dedicato all’evento annuale organizzato da DIAMAN, sono arrivato ben preparato sui fenomeni di Digital Innovation in campo finanziario con una idea precisa su come evolverà il mondo della promozione finanziaria.

Premesso che da operatore del settore, noto che quasi tutti gli attori, sia istituzionali come le banche e le SGR che individuali come i consulenti finanziari, non hanno ancora affrontato seriamente e compreso gli impatti che tale normativa porterà sull’operatività di erogazione dei servizi finanziari, vorrei fare alcune considerazioni insieme a voi che ho espresso anche davanti alla CONSOB.

Partiamo dall’adeguatezza, ovvero da quel processo che un intermediario deve adottare per comprendere una serie di caratteristiche del cliente o potenziale cliente a cui vuole erogare servizi di consulenza. (ovviamente MiFID significa "Market in Financial Instrument Directive", non il titolo sopra...)

Oggi i questionari di adeguatezza sono nella maggior parte delle volte presi come un obbligo antipatico e che fa perdere tempo al cliente e al consulente, oltre poi ad ingolfare gli uffici di Back office, di compliance e di internal audit degli intermediari.

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Giovedì sera, nella splendida cornice del Monaco Gran Canal a Venezia si è svolta la quinta edizione dei DIAMAN Awards.

I premi per i migliori gestori patrimoniali in Italia ed Europa ormai sono diventati un punto di riferimento per i gestori stessi per confrontarsi sul proprio lavoro e comprendere se i risultati portati ai clienti sono adeguati e allineati ai risultati di altri gestori patrimoniali.

I cosiddetti gestori di secondo livello, ovvero coloro che selezionano i fondi e creano l'asset allocation di portafoglio sono in gran parte responsabili dei risultati che ottengono i clienti finali delle banche e delle società di gestione.

Una buona asset allocation, una buona tattica di entrata ed uscita o di cosidetto "money management" può dare risultati eccellenti anche in anni difficili come il 2016, dove le rotazioni settoriali, la peggior partenza di inizio anno di sempre dei mercati azionari, la flessione degli obbligazionari di fine anno hanno sicuramente scombinato i piani di molti investitori.

Ebbene posso dire, avendo analizzato i risultati di oltre 50 tra banche e società di gestione in Italia, Svizzera e Lussemburgo, che i gestori patrimoniali sanno fare il proprio lavoro, sanno selezionare buoni fondi, buone soluzioni di investimento e i risultati si sono visti.

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Inviato da il in Miglioriamo insieme il mondo del risparmio gestito

La creazione di un portafoglio di investimento richiede diversi passaggi per poter essere formalizzato in tutti i suoi aspetti.

Uno degli aspetti principali di qualsiasi portafoglio di investimento è la diversificazione, senza diversificazione non si può parlare di investimento ma di speculazione, che ovviamente può portare a rendimenti migliori, ma anche a notevolmente peggiori.

Anni fa in DIAMAN abbiamo fatto migliaia di simulazioni per comprendere quanto doveva essere diversificato un portafoglio di investimento in fondi comuni per essere efficiente.

Ammesso e non concesso che si possieda un buon sistema di selezione dei fondi, qual’è il numero corretto di fondi da inserire in portafoglio per aspettarsi una buna efficienza, ovvero una buona relazione tra rendimento atteso e volatilità da sopportare?

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  • Daniele Bernardi
    Daniele Bernardi dice #
    Gentile Cesare, grazie dei complimenti. Ovviamente si tratta di investimenti e non di trading. In questo esempio si tratta di sim
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Inviato da il in Miglioriamo insieme il mondo del risparmio gestito

Se è vero che il rendimento è proporzionale al rischio, nel caso di acquisto di un titolo obbligazionario il rendimento dovrebbe esprimere il rischio che ci stiamo assumendo.

E' così? credo proprio di no.

Lasciando perdere la distorsione del Bund tedesco di cui magari parlerò in altra occasione, sto parlando dei Corporate Bond Americani ed Europei che oggi esprimono valori che a mio avviso non rispecchiano assolutamente il grado di rischio che si assume un investitore nel momento in cui li acquista.

Iniziamo con ordine: per prima cosa vi spiego come si legge un grafico cosiddetto Box Plot:

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Inviato da il in Miglioriamo insieme il mondo del risparmio gestito

Uno dei principali indicatori di rischio che da anni stiamo spingendo molto affinché diventi patrimonio culturale degli investitori Italiani è l'ulcer index, in italiano l'indice dell'ulcera inventato da Peter Martin nel 1987 e descritto nel libro "the Investors Guide to Fidelity Fund".

Ne ho parlato ampiamente nei post Ulcer Index - questo sconosciuto e Peter Martin: genio incompreso o sconosciuto?  invitando a leggerli tutti coloro che non conoscessero tale indicatore.

L'Ulcer Index ha la grande particolarità di calcolare la volatilità solo dei rendimenti negativi e contemporaneamente stimare il tempo di recupero; Come potete vedere nell'immagine del blog praticamente calcola l'area in cui una serie storica rimane "sott'acqua" prima di superare un massimo precedente.

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  • Daniele Bernardi
    Daniele Bernardi dice #
    Li puoi scaricare leggendo il post http://www.diaman.it/blog/entry/mal-di-pancia.html
  • Daniele Bernardi
    Daniele Bernardi dice #
    Lo puoi scaricare sul post http://www.diaman.it/blog/entry/mal-di-pancia.html
  • Daniele Bernardi
    Daniele Bernardi dice #
    Li trova sul penultimo post dove si parla di mal di pancia dei mercati finanziari e li può scaricare direttamente da li. Saluti DB
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Inviato da il in Miglioriamo insieme il mondo del risparmio gestito

La scorsa settimana sono stato all'Assiom Forex a Modena, manifestazione molto interessante di forse la più grande associazione di categoria in Italia, dove annualmente il governatore della Banca d'italia tiene un discorso istituzionale.

BPER, banca ospitante ha allestito un bellissimo simulatore di formula 1 con abitacolo realistico, volante vero e tre mega schermi che potete vedere nella foto che facevano sembrare il pilota realmente seduto in un abitacolo di formula 1. Il tutto era poi condito da vibrazioni dell'abitacolo che rendevano ancora più realistica la simulazione.

Quando al momento della pausa pranzo erano scemate le persone in attesa di provare sono andato a mettermi in fila per provarlo; prima di me un espositore inglese mi ha gentilmente ceduto il posto.

Ho visto quelli prima di me schiantarsi alla prima e alla seconda variante di Monza, pista scelta al simulatore forse perché tutto sommato pista facile con poche curve, anche se le staccate erano insidiose. In me è allora montata la presunzione tipica di chi ha fatto anni di Kart a livello professionistico e sostiene di saper guidare meglio degli altri, ho pensato che quando toccava il mio turno quelli errori banali non gli avrei fatti, dopotutto guidi una macchina tutti i giorni, che sarà mai guidare un simulatore.

Bene, tocca a me, entro nell'abitacolo e già mi sentivo un pilota professionista, che si infila dentro a piedi pari e si allaccia le cinture di sicurezza con presunta calma, il ragazzo che seguiva il simulatore mi spiega che tutti i controlli sono inseriti, le marce cambiavano da sole, i segni sulla pista indicano quando frenare e quando accelerare, facie insomma, si parte.

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  • Daniele Bernardi
    Daniele Bernardi dice #
    Grazie Antonio, fa sempre piacere ricevere questi apprezzamenti, che mi danno la forza di scrivere ogni sabato... buon lavoro e co
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Inviato da il in Miglioriamo insieme il mondo del risparmio gestito

La scorsa settimana con il post Come stimare l'Alpha e il Beta di un fondo abbiamo visto insieme come si calcola il Beta e l’Alpha di un fondo o un titolo rispetto al proprio benchmark o indice.

Perché è tanto utile stimare il Beta e l’Alpha di un fondo?

Supponiamo di avere un fondo che, mentre il mercato di riferimento guadagna il 10%, si apprezza del 15%.

L’apprezzamento è dovuto al maggior rischio preso rispetto al mercato (Beta maggiore) oppure alla abilità del gestore (Aplha maggiore di zero)?

Facciamo due esempi: il gestore A ottiene rispetto al benchmark tali risultati (tabella A)

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Inviato da il in Miglioriamo insieme il mondo del risparmio gestito

Due indicatori quantitativi molto utilizzati in finanza sono l'Alpha e il Beta.

Prima di evidenziare i lati positivi e le possibili trappole di questi indicatori che se non usati correttamente possono diventare controproducenti e fare dei danni, ritengo importante, sopratutto per chi non mastica finanza tutti i giorni spiegare più semplicemente possibile come funzionano queste due lettere greche.

Molti conosceranno bene come si calcola L'Alpha e il Beta di portafoglio, se vogliono possono anche saltare questa parte, anche se ritengo che rinfrescare la memoria non faccia mai male.

Supponiamo di avere un fondo Y che viene comparato con un indice X (potrebbe essere un altro fondo ma normalmente viene comparato ad un indice pre-definito dal gestore del fondo).

Tralasciando la mia opinione sui benchmark (indici in inglese) di cui parlerò magari in un post futuro, la relazione che lega l'andamento del fondo Y con il Benchmark X si può scrivere (è più facile di quello che sembra, e lo dimostrerò se leggete tutto il post) Y=BX+A, dove B sta per Beta e A sta appunto per Alpha.

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  • Daniele Bernardi
    Daniele Bernardi dice #
    Grazie Alessandro, fa piacere ricevere questi incoraggiamenti!
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Inviato da il in Miglioriamo insieme il mondo del risparmio gestito

Chiunque investe i propri soldi o quelli degli altri, non può esimersi da essere almeno in parte un Quantitativo.

Mi spiego meglio, anche semplicemente per calcolare la performance del proprio investimento dovete usare una formula matematica, per quanto banale (del tipo Pf/Pi-1, dove Pf significa prezzo finale, Pi significa prezzo iniziale).

Ma oltre il rendimento, siamo circondati da indicatori statistici, Volatilità, Drawdown, Sharpe Ratio, DIAMAN Ratio, Ulcer Index, Martin Ratio, Calmar Ratio, solo per citare i principali; tutti indicatori statistici che descrivono l'andamento e le caratteristiche dei vostri investimenti.

Per chi volesse approfondire, qui di seguito una breve rassegna dei post che descrivono le caratteristiche degli indicatori sopra descritti, per gli altri saltare al testo successivo:

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Inviato da il in Miglioriamo insieme il mondo del risparmio gestito

Già, cosa sperate di trovare sotto l'albero di natale quest'anno?

Finanziariamente questo è stato un'anno molto difficile, soprattutto per chi ha puntato sull'Italia o sull'Europa.

Siamo partiti veramente male, se vi ricordate i primi giorni di gennaio l'anno è partito con la peggiore performance di sempre dello S&P 500, lo ho descritto bene nel post Il peggior inizio anno di sempre dove però ho fatto anche delle statistiche sulle probabilità di recupero dei mercati finanziari. (che stranamente ho azzeccato...)

L'anno si sta chiudendo molto bene per i mercati Americani, salvo crolli delle ultime due settimane di dicembre (peraltro improbabili statisticamente); il +13% dello S&P è una performance tutt'altro che misera, soprattutto in un'epoca di tassi di interesse quasi negativi e di premio al rischio di conseguenza ridotto.

Peggio per l'Europa che sta annaspando alla ricerca di tornare a zero, e ancora peggio par la nostra bistrattata Italia che è ancora in doppia cifra negativa, principalmente per il settore bancario che pesa molto nei nostri indici e che sono ancora sotto pressione.

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Inviato da il in Miglioriamo insieme il mondo del risparmio gestito

Diversi mesi fa ricevemmo dalla società inglese Hubble Advisors LTD l’incarico di creare un certificato, volto all’acquisto dei migliori dieci titoli del settore Robotics del momento, selezionandoli da tutto il mondo.

OBBIETTIVO

L’obiettivo consisteva anche nel verificare una politica di Target Return, in cui il certificato dovesse rendere il 20%, chiudendo possibilmente in anticipo rispetto alla durata complessiva.

Come descritto nel post Certificato sulla Robotica con target 20%, abbiamo stimato per la società sopra citata le probabilità di raggiungere il target del 20%, indipendentemente dai titoli acquistati e dal periodo storico di inizio.

SIMULAZIONI MONTECARLO

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Inviato da il in Miglioriamo insieme il mondo del risparmio gestito

SONO PASSATI TRE ANNI

Sembra ieri quando ho deciso di scrivere un Blog con continuità che parlasse di metodologie per la gestione di portafoglio e per strategie di investimento basate su logiche e modelli quantitativi.

CULTURA FINANZIARIA

Lo scopo di questo blog è diffondere la cultura finanziaria, perché “la cultura è l’unico bene al mondo che se condiviso rende più ricchi tutte le persone che condividono”, ed in effetti io personalmente ho imparato moltissimo e spero di essere riuscito a trasmettere questa mia passione per la matematica finanziaria, anche se tradotta in concetti e non in astruse formule matematiche.

CONTINUO AGGIORNAMENTO

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Inviato da il in Miglioriamo insieme il mondo del risparmio gestito

Oggi investire è sempre più difficile.

Negli ultimi anni abbiamo visto fallire società con centinaia di miliardi di capitalizzazione (Enron, Lehman Brothers solo per citare le più grosse), abbiamo visto il Bund andare a rendimento negativo, abbiamo visto il BTP arrivare a spread irrisori rispetto al Bund nonostante pochi anni orsono sembrava che l’Italia dovesse fallire da un momento all’altro.

RENDIMENTI DAI TITOLI DI STATO

Gli spread sui titoli corporate è ai minimi, il differenziale (spread) tra i titoli investment grade (quelli con probabilità di fallire quasi zero) e i titoli Hi Yield (quelli molto pericolosi) non giustificano assolutamente la posizione in questi ultimi perché non ripagano minimamente i rischi assunti.

I tassi di interesse sono nulli se non negativi e ovviamente non potranno rimanere così all’infinito, quindi investire in obbligazioni ha veramente poco senso, perché si rischia di prendersi delle perdite (anche se momentanee) non adeguate ai rendimenti quasi nulli che offrono (gli inglesi direbbero: "upside" limitata con "downside" molto probabile ed elevata).

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  • Daniele Bernardi
    Daniele Bernardi dice #
    Certo, anche nel suo caso avrei bisogno della mail, lunedì le mando tutto
  • Daniele Bernardi
    Daniele Bernardi dice #
    Certo Gianluca, mi serve cortesemente la tua mail per poterti spedire la documentazione, a presto DB
  • Daniele Bernardi
    Daniele Bernardi dice #
    Certo Paolo, mi serve cortesemente la tua mail per poterti spedire la documentazione, a presto DB
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Inviato da il in Miglioriamo insieme il mondo del risparmio gestito

non voglio parlare di Robo-Advisor, che ho già trattato nel post Quale Robo Advisors vincerà la competizione?; oggi voglio parlare di Robotica, e di tutti quelle migliorie che stanno modificando e modificheranno radicalmente il nostro modo di vivere.

Stiamo vivendo l’era dell’exponential age, come ho scritto su investors’ alcuni mesi fa, un’era di continui mutamenti ed evoluzioni sempre più veloci.

I tecnici informatici conoscono molto bene la legge di Moore, che sostanzialmente sostiene che la velocità di elaborazione dei processori dei computer raddoppiano ogni anno e/o il costo si dimezza ogni anno.

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  • Daniele Bernardi
    Daniele Bernardi dice #
    Grazie Eros, questi commenti danno la forza di investire sempre in ricerca e sviluppo, continua a seguirci e buon 2017
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Inviato da il in Miglioriamo insieme il mondo del risparmio gestito

Ho partecipato a molte fiere in vita mia, da quelle legate alla plastica quando lavoravo per Aprilia Moto S.p.A. a Dussendorf dove ricordo per la prima volta è stata presentata la Smart, l’auto in plastica diventata popolarissima in seguito ma al tempo osteggiata perché non si poteva immaginare che una macchina potesse avere la carrozzeria in plastica;

Ho partecipato a quella Winter Sport a Monaco dove tutte le aziende produttrici di articoli invernali presentavano i loro prodotti, al Motorshow di Bologna dei tempi migliori dove oltre alle macchine c’erano gare e spettacoli di ogni genere; al Trade Tech a Londra sulla finanza ospitato all’Excel di Londra, una struttura coperta lunga 500 metri, ma mai mi ero trovato coinvolto in un evento così particolare e pieno di energia come il WebSummit a Lisbona.

L’evento in cinque anni è passato da 400 persone a 50.000 diventando forse l’appuntamento chiave in europa per le nuove tecnologie soprattutto legate ad internet e alle sue numerose diramazioni che stanno rivoluzionando giorno dopo giorno il nostro modo di vivere.


 

Se non era ancora l’evento di riferimento, lo sarà diventato sicuramente dopo quest’anno, vista la presenza di politici, sportivi, giornalisti, investitori e persone di successo nel mondo tecnologico.

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Inviato da il in Miglioriamo insieme il mondo del risparmio gestito

Un mese fa ho parlato dell’approccio Return Parity™ nel post Return Parity™ Approach

Per chi non ha voglia di leggerlo spiego velocemente la logica:

Invece di cercare di mantenere costante il rischio di portafoglio, pratica diffusa con logiche di Risk Parity, che hanno l’indiscusso pregio di mantenere il rischio scelto dal cliente costante nel tempo (che sostanzialmente viene in contro alle richieste della normativa MiFID), una strategia Return Parity™ ha lo scopo di cercare di mantenere più costante possibile nel tempo i rendimenti attesi che il cliente si aspetta di ottenere.

COME OTTENERE RENDIMENTI ELEVATI

Chi ha esperienza di mercati finanziari, è consapevole della difficoltà di ottenere un rendimento con costanza, e che tale difficoltà cresce più che proporzionalmente in base ai rendimenti attesi.

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Inviato da il in Miglioriamo insieme il mondo del risparmio gestito

I mercati finanziari sono cambiati notevolmente.

A partire dal 2008 molte cose sono cambiate radicalmente, le banche sono diventate fallibili dopo un centinaio di anni in cui c'era stata l'ultima vera crisi bancaria negli stati uniti (nel 1906).

Nel 2011 i governi sono stati presi di mira e per la prima volta una nazione Europea, la grecia, è stata oggetto di Bail-In da parte delle UE e altre nazioni hanno rischiato il collasso e il Default, compresa l'Italia.

I tassi zero o addirittura negativi hanno cancellato il concetto di Risk Free Rate, tanto caro a Sharpe e agli economisti della sue epoca.

L'intervento massiccio delle Banche Centrali ha cambiato la struttura dei mercati finanziari, creando obbligazioni di serie A e di serie B, creando flussi di liquidità senza precedenti che hanno gonfiato i prezzi non solo del Bund (che è arrivato a livelli senza senso), ma anche di titoli come il BTP, che alcuni anni fa era considerato al limite del fallimento, ed ora, con il debito cresciuto ulteriormente, sembra il Bund di qualche anno fa.

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  • Daniele Bernardi
    Daniele Bernardi dice #
    Grazie Luca, questi commenti danno la forza di continuare con questo impegno settimanale, continua a seguirci ed a condividere ci
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Inviato da il in Miglioriamo insieme il mondo del risparmio gestito

Pochi sanno che le basi delle simulazioni Montecarlo sono attribuite a Enrico Fermi e Jon Von Neumann, quest’ultimo è il creatore del primo computer e anche mentore di Harry Markowitz all’inizio della sua carriera di pratictioners (erano gli anni '40).

Il nome Montecarlo è stato dato all’approccio in onore del famoso casinò monegasco, in quanto questi modelli simulano dati casuali con varie metodologie.

Queste simulazioni sono utili per comprendere le caratteristiche delle serie storiche finanziarie e delle probabilità ad esse collegate che spesso sono difficili da comprendere senza computazione dei dati.

Per esempio, se acquisto un fondo che ha una media storica di rendimento annuo del 5% e una volatilità del 7%, che probabilità ho di avere un rendimento positivo l’anno successivo? e dopo tre anni? e dopo cinque anni?

Queste risposte si possono dare con calcoli matematici di probabilità, ma anche e forse più semplicemente con delle simulazioni Montecarlo che simulano serie storiche che abbiano una media ed una varianza stabilite.

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  • Daniele Bernardi
    Daniele Bernardi dice #
    Grazie Federico, sempre un piacere dare informazioni interessanti ai miei lettori. Continua a seguirci e farci sapere le tue opini
  • Daniele Bernardi
    Daniele Bernardi dice #
    Gentile Cesare, non ho seguito questa logica (che è una forma di Bootstrapping) ma una logica casuale pura, dove il rendimento è e
  • Daniele Bernardi
    Daniele Bernardi dice #
    Grazie Maurizio dei complimenti, mi da forza per continuare con questa impresa settimanale di diffusione di cultura finanziaria. c
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Inviato da il in Miglioriamo insieme il mondo del risparmio gestito

Lo hanno comunicato ieri pomeriggio, quindi sono ancora troppo entusiasta per non diffondere la notizia che ovviamente mi riempie di orgoglio.

DIAMAN Tech è stata selezionata tra le migliori 200 Start Up che si presenteranno al prossimo Web Summit di Lisbona dei primi di novembre 2016.

Detta così la notizia, per chi non conosce l'evento Web Summit, non ha una grande rilevanza, l'acquista quando si capisce che è un evento internazionale con 21 conferenze in tre giorni su vari settori legati al web e al IoT (Internet of Thing) diffusa in tutto il mondo con oltre 50.000 partecipanti in tre giorni di conferenza, oltre 1000 investitori istituzionali come Venture Capital e oltre 1000 espositori con una vetrina per le migliori start up (principalmente europee) da loro selezionate.

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  • Daniele Bernardi
    Daniele Bernardi dice #
    Grazie Francesco, i complimenti sono sempre graditi e ci danno la forza di lottare tutti i giorni per realizzare questo splendido
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Inviato da il in Miglioriamo insieme il mondo del risparmio gestito

A fine luglio ho avuto il piacere di presentare il paper "Return Parity™ Approach" al World Finance Conference di New York.

Mentre tutta l'industria si focalizza sul controllo del rischio (anche noi onestamente), per dare portafogli adeguati alla propensione al rischio del cliente, in realtà il cliente vuole un risultato, è abituato ad un risultato, è abituato ad avere un rendimento che venti anni fa era attorno al 20% annuo comprando un semplice BOT, poi gradualmente è diminuito fino a scomparite.

Ma la gran parte degli investitori quando entra in banca chiede: "ma che rendimento ti me dà?" detta in veneziano.

Con gli avvenimenti degli ultimi anni gli investitori si sono resi conto che ad ogni rendimento, anche minimo è associato un rischio e forse, dico forse, che ottenere rendimenti elevati comporta non solo rischi più elevati, ma anche un'incertezza (la deviazione standard) di raggiungere l'obbiettivo più elevata.

Con coraggio e incoscienza, oltre due anni fa abbiamo lanciato un fondo chiamato Target Strategy che deliberatamente ha l'obbiettivo di dare un rendimento del 5% medio annuo nell'arco di cinque anni.

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  • Daniele Bernardi
    Daniele Bernardi dice #
    Spedito questa sera, se può venire a Milano all'ultima tappa del 2016 dell'Investors' tour ci conosciamo di persona www.investors-
  • Daniele Bernardi
    Daniele Bernardi dice #
    Grazie Andrea, fa piacere e da forza per continuare questo impegno settimanale, Se viene da Milano passi a trovarci il 4/11 all'In
  • Daniele Bernardi
    Daniele Bernardi dice #
    Caro Luca, se legge i miei vecchi post magari la possono aiutare a comprendere meglio... le certezze non ci sono sui mercati finan
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