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Nel blog di Diaman opinioni a confronto sui temi della finanza nazionale ed internazionale.

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Miglioriamo insieme il mondo del risparmio gestito

Per ora c'è un'unica categoria e si parla di tutto qui dentro :-)

Inviato da il in Miglioriamo insieme il mondo del risparmio gestito

La Deviazione Standard è un'indicatore di dispersione dei dati intorno ad un indice di posizione; tradotto in non statistichese è uno degli indicatori statistici in grado di misurare la variabilità intorno alla media.

In finanza, soprattutto in Italia, questo indicatore è stato progressivamente associato al rischio di uno strumento finanziario, indicando che più alta è la deviazione standard dello stesso, più alto è il rischio che un investitore corre.

Questa associazione è molto approssimativa e fuorviante; la deviazione standard non è un indicatore di rischio ma di incertezza, poiché se è molto alta le stime che si possono fare attorno ad un determinato strumento finanziario sono poco attendibili, se è bassa, le stime che si possono fare sono più accurate.

Introdotta in statistica da Pearson, la deviazione standard non è altro che la radice quadrata della varianza, si veda wikipedia per la formula matematica.

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  • Daniele Bernardi
    Daniele Bernardi dice #
    Gentile Gianfranco, non usiamo questo indice e quindi devo studiarlo prima di poterle dare una risposta. Lavorare a leva 2 sul VIX
  • Gianfranco Cimica
    Gianfranco Cimica dice #
    Vorei una tua opinione su questa mia riflessione. Io lavoro sul mercato americano sul titolo UVXY che in realtà è un Indice di vol
  • Daniele Bernardi
    Daniele Bernardi dice #
    Grazie Fabio, fa sempre piacere sapere che il proprio lavoro serve a qualcuno
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Inviato da il in Miglioriamo insieme il mondo del risparmio gestito

Come detto nel Post precedente, riguardante la capacità previsiva EX-POST della frontiera efficiente, usare modelli come Markowitz sui dati passati è come giocare alla schedina del totocalcio il lunedì conoscendo i risultati delle partite.

Immagino che per molti stonerà questo paragone, ma il fatto che i modelli di Markowitz siano complicati e quindi non siano di immediato utilizzo e comprensione, non significa che siano per forza validi, poichè rappresentano il miglior passato possibile, ma che nessuno ha realizzato, poichè per riuscire a farlo sarebbe stata necessaria una capacità di selezione EX-ANTE dei fondi che sicuramente Markowitz non è in grado di dare, ed eccone la prova.

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  • Chris
    Chris dice #
    A mio modesto parere, l'efficacia del modello di Markowitz dipende dalla qualità delle stime dei parametri di input e soprattutto
  • Corrado Fantini
    Corrado Fantini dice #
    Molto interessante questo studio. Mi viene in mente che anni fa feci un'analisi simile alla vostra .. ma con una tecnica simile al
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Inviato da il in Miglioriamo insieme il mondo del risparmio gestito

La scorsa settimana sono stato chiamato da una rete di promotori per fare un'analisi sul numero corretto di fondi da inserire nei portafogli dei clienti per massimizzare l'efficienza e minimizzare i rischi.

Ne è scaturito un lavoro molto interessante che ha portato alla conclusione che il numero di fondi da selezionare per i clienti dipende dalla capacità di selezione da parte del gestore o del promotore stesso.

Per comprendere come abbiamo fatto quest'analisi e il conseguente risultato è importante conoscere il procedimento utilizzato per fare le simulazioni.

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  • Daniele Bernardi
    Daniele Bernardi dice #
    Gentile Fulvio, abbiamo fatto uno studio che pubblicheremo in futuro, anche in questo blog, sul numero di fondi ottimale in portaf
  • fulvio marchese
    fulvio marchese dice #
    Credo di aver intravisto (forse sulla pagina facebook) la puntata successiva…. Definita la malattia (qualsiasi previsione "parte"
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Inviato da il in Miglioriamo insieme il mondo del risparmio gestito

Perché sostengo che l'ottimizzazione di un portafoglio per ottenere la frontiera efficiente è in realtà altamente inefficiente?

Tutti i parametri utilizzati per ottimizzare un portafoglio con Markowitz o con Black Litterman sono altamente variabili, a partire dai rendimenti, che notoriamente cambiano continuamente, alla volatilità che è tutt'altro che costante, per finire con la correlazione tra due strumenti, la cui volatilità è più che doppia rispetto ai rendimenti.

Ha senso secondo voi ottimizzare un portafoglio con parametri che cambiano con maggiore volatilità dei rendimenti che vorrei ottimizzare?

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  • un compagno di squadra
    un compagno di squadra dice #
    hahah grande isauro che commenta! Ciao Linux
  • Daniele Bernardi
    Daniele Bernardi dice #
    Ciao Isauro, esistono modelli più efficienti che la media e varianza per comporre portafogli che ex-ante hanno migliori probabilit
  • isauro cancellieri
    isauro cancellieri dice #
    Ciao le critiche più importanti all'ottimizzazione basata sui primi due momenti della distribuzione (media/varianza) sono quelle c
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Inviato da il in Miglioriamo insieme il mondo del risparmio gestito
“La Modern Portfolio Theory" è stata realizzata da Markowitz nel 1952 e senza annoiare troppo il lettore sulla sua struttura matematica, ha permesso di sviluppare teorie e modelli successivi per cercare di trovare un portafoglio ottimale.
 
Il primo grosso problema di questo modello proposto da Markowitz è che ottimizza i dati passati (ex post) ma nulla o quasi è in grado di dire sul futuro di quel portafoglio, in quanto le caratteristiche sia di rendimento che di rischio variano continuamente nel tempo.
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  • Daniele Bernardi
    Daniele Bernardi dice #
    Grazie della tua risposta Marco, é proprio di questo che abbiamo bisogno per crescere culturalmente e lo scopo principale per cui
  • Marco Corazza
    Marco Corazza dice #
    C'è del vero in quello che Bernardi e Gamberoni scrivono, ma non concordo su tutto. Quindi, mi permetto alcune osservazioni. 1) I
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